Il progetto EcceAqua
Il Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione (BCA) è risultato tra i 180 Dipartimenti di Eccellenza delle Università statali (legge 232 del 2016). I Dipartimenti di eccellenza rappresentano un intervento innovativo e di forte sostegno finanziario, previsto dalla Legge 11 dicembre 2016, n. 232. Si tratta di Dipartimenti che spiccano per la qualità della ricerca prodotta e per la qualità del progetto di sviluppo, ai quali è destinato un budget annuale complessivo di 271 milioni di euro.
Il finanziamento è stato ottenuto in seguito alla presentazione di un “piano di sviluppo dipartimentale” incentrato sulla creazione di un Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Salute degli Animali Acquatici con ricadute dirette e indirette sulla salute dell'ambiente acquatico e sull'uomo.
Il Dipartimento di Biomedicina Comparata e Alimentazione (BCA) ha sempre manifestato una forte vocazione per lo studio degli organismi acquatici nelle loro diverse declinazioni. Fin dal 2002, sono stati sviluppati sistemi di monitoraggio e analisi complessi (come bio-banche e droni), acquisendo competenze specifiche nel contesto generale scientifico e legislativo nazionale, prestando particolare attenzione alle caratteristiche dell'ambiente marino Mediterraneo e alla filiera produttiva del Triveneto. L'alto Adriatico e la Laguna Veneta figurano attualmente tra i più importanti contesti produttivi per il prodotto alimentare ittico su scala nazionale ed europea, con tutte le ricadute possibili anche sulla conservazione della biodiversità marina.
Il progetto di sviluppo dipartimentale si propone di implementare tali tematiche, coordinandole e integrandole in un unico Centro di Eccellenza per la Ricerca sulla Salute degli Animali Acquatici con ricadute dirette e indirette sulla salute dell'ambiente acquatico e sull'uomo.
A questo scopo, le due linee di ricerca verranno integrate e sviluppate attraverso a) il reclutamento di ricercatori con un profilo scientifico interdisciplinare in grado di potenziarne ulteriormente produttività e attrattività; b) l'allestimento di laboratori comuni che stimolino la cooperazione e l'acquisto di infrastrutture da dedicare alla ricerca e alla didattica innovativa; c) l'implementazione di approcci didattici innovativi all'interno dei corsi di laurea specialistica esistenti e l'organizzazione di percorsi di dottorato in grado di attrarre talenti stranieri, aumentando la mobilità dei docenti.
OBIETTIVI
Potenziamento e integrazione delle competenze in ricerca e didattica sulla salute degli organismi acquatici
Il progetto si propone di integrare e potenziare le competenze sviluppate dai singoli gruppi di ricerca sulle tematiche inerenti la salute degli organismi acquatici. Questo processo potrà rafforzare notevolmente la produttività scientifica, incrementare il posizionamento nei ranking nazionale e internazionale, e accrescere la competitività nella ricerca di fondi. L’integrazione delle competenze già esistenti all’interno del Dipartimento permetterà di capire come e in che misura le attività antropiche influenzano la salute e il benessere delle specie acquatiche. Verranno approfondite tematiche inerenti la medicina e conservazione degli animali acquatici (COnservation MEdicine of AquaTic AnimalS - CoMeTS) e la sicurezza e sostenibilità del prodotto alimentare ittico (Safe, Secure and Sustainable Seafood - 4S). Questo permetterà di consolidare la posizione di riferimento internazionale in merito alle conoscenze relative ai grandi pelagici. Verrà inoltre stimolata la ricerca applicata all'intera filiera ittica, con particolare attenzione agli effetti dei patogeni e degli inquinanti emergenti sull'allevamento dei molluschi e altri prodotti ittici nel quadro complesso delle interazioni ospite-patogeno-ambiente, per garantire un prodotto sostenibile e sicuro per il consumatore. Si affronteranno problematiche legate all'impatto dei reflui zootecnici (antibiotico resistenza, diffusione di patogeni emergenti) o antropici in generale (contaminazione fecale, microplastiche, ftalati, PFAS) e dei cambiamenti climatici su tutte le specie acquatiche. In questo BCA diventerà stabile riferimento tecnico-scientifico per le Istituzioni e organismi di controllo, nonché per il settore industriale a livello regionale e nazionale.
Creazione di un asse tecnologico trasversale
Il piano di sviluppo mira a fornire le basi tecnologiche e infrastrutturali per raggiungere gli obbiettivi sopra descritti e rafforzare l'integrazione delle linee di ricerca già presenti nel Dipartimento. L'asse tecnologico trasversale servirà in particolare ad implementare le capacità di monitoraggio e analisi grazie a tecnologie estremamente innovative (realtà aumentata, stampanti 3D, droni) e ad un avanzato sistema di elaborazione di grandi moli di dati (big-data), che sono richiamate anche nelle strategie nazionali della ricerca IMPRESA 4.0. Oltre ad imprimere alla ricerca di BCA una forte spinta innovativa, queste tecnologie verranno estese a vari livelli della formazione, per un'offerta didattica di nuova generazione.
Incremento della visibilità, networking e attrattività internazionale
Gli "obiettivi 1 e 2" saranno completati da una serie di azioni rivolte ad aumentare significativamente i contatti di BCA con istituzioni di ricerca nazionali ed estere e con tutti i portatori di interesse, in particolare con il settore produttivo e gli enti pubblici.
Grazie ad azioni di reclutamento di giovani talenti, verranno infine aumentate l'attrattività e gli scambi internazionali sulle tematiche affrontate.